giovedì 16 agosto 2012

Gravidanza e creatività

Gravidanza e creatività - secondo la ricercatrice tedesca Pia Burfent - descrivono processi vivi, dinamici che implicano cambiamento, crescita e nel processo intenso della creatività, come nella gravidanza, ci si pone davanti a nuove situazioni che daranno “vita” a qualcosa di unico. Ecco perchè si può parlare della gravidanza come una fase di crescita e di trasformazione creativa. Scriveva Kandinskij: "Non dobbiamo ingannarci e pensare che riceviamo la pittura solo attraverso l'occhio. No, la riceviamo, a nostra insaputa, attraverso tutti e cinque i nostri sensi. E come potrebbe essere altrimenti?". Se la citazione evoca la natura globale e primaria di questo tipo di esperienza, potremmo amplificarla fino a coinvolgere gli aspetti più arcaici di ciascuno di noi. Che approdi ad un prodotto grafico o plastico il travaglio della creazione affonda le sue radici direttamente nelle prime fasi del vissuto, lì dove la forma coincide con le vicissitudini della forma del proprio corpo attraverso le cure della madre (nell'essere toccati, tenuti, cullati, carezzati,ecc.), e della forma che si viene dando al mondo attraverso le prime relazioni con l'oggetto.  L'esperienza estetica affonda dunque le sue radici nel vissuto primario, quando è la madre che dà forma e trasforma - seguendo Bollas - l'esperienza interna ed esterna del neonato, prendendosi cura di lui. Non importa il materiale o la tecnica utilizzata perchè il tempo trascorso a “creare” è un “tempo magico”, in cui le emozioni sono libere di fluire e la parte più razionale di noi si concede un po’ di riposo. Ne consegue un’intensa sensazione di relax che fa bene alla donna, ma anche al piccolo che cresce nel suo grembo ed è partecipe delle emozioni positive della madre. L’arte è qualcosa di speciale e il momento in cui si prende in mano la matita o un pezzo di creta, il pensiero si ferma...disagi, paure, tensioni, si allontanano..la meditazione, l’ascolto, il silenzio fa sì che s’instauri - come sostiene la Burfent -   quel momento di comunicazione empatica fra madre e nascituro. Nel percorso proposto l'approccio alla maternità  attraverso il dialogo e l'arteterapia intende  supportare le donne partecipanti sia nella fase nella gravidanza che nei primi mesi dopo il parto per facilitare lo scambio delle esperienze, per proporre una prospettiva di maternità come una fase di passaggio evolutivo e di sviluppo creativo, per facilitare l’instaurarsi di relazioni positive fra madre padre e bambino/a a partire dalla nuova prospettiva corporea ed emotiva che la maternità rappresenta. 


Sara D’Altani

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